Scelta dei materiali

Torniamo al nostro progetto.

Stabilito cosa vogliamo fare, vediamo cosa dobbiamo procurarci, sia come materia prima che come "ferri del mestiere".

Cominciamo da :

Il manico.

Può essere principalmente di due tipi di legno:

l’acero, generalmente per i manici avvitati, per intenderci come nelle       Fender ,strato o tele,  o

il mogano, generalmente per manici incollati come nelle Gibson.

         

A sinistra una strato con manico in acero,a destra una SG –style con manico in mogano di un mio "seguace", che ha voluto farla con manico avvitato, anziché incollato come nell’originale. Questa soluzione non molto ortodossa è piaciuta anche ad altri "beginners", che hanno seguito l’esempio.

Avrete capito che il bolt-on a quattro viti è molto più facile da fare che il bolt-in incollato.

Anche perché un manico staccabile si può più facilmente correggere nel suo posizionamento : un manico incollato, una volta messo, se non è allineato e giustamente inclinato, non c’è libro che te lo corregga, ci vuole il liutaio !

Torniamo al legno.

L’acero "giusto" è il cosiddetto Hard Maple, l’acero duro,nelle varianti:flatsawn ,flamed , birdseye, etc.

In Italia non è facile trovarlo, mentre negli USA è piuttosto comune.

Il mogano migliore è l’Honduras Mahogany, stesso problema a trovarlo vicino a casa.

In generale il legno per i manici deve essere molto denso, con fibre strette e regolari, esente da difetti , visibili od occulti.

Inutile dire che un legno così deve necessariamente essere molto costoso.

Voglio aprire una parentesi su questo argomento, perché penso che chiarisca molto le idee a chi crede di poter risparmiare sui legni.

Un albero è un albero, che fa parte di un bosco, nel nostro caso di una foresta.

Mettiamo che a noi serva una tavoletta di acero un metro per 10cm, spessa 2cm.

In un albero di 20 metri ce ne sono tante di tavole così, ma quante rispondono ai nostri requisiti?

Ecco che sorge la figura del selezionatore, un mestiere da noi pressochè sconosciuto, ma che ha oltreoceano i suoi "campioni".

Un selezionatore sceglie gli alberi da tagliare (secondo precise regole, che forse non sa neanche dirci, ma ben rispettate, anche se spesso potrà darci l’impressione di andare "a naso").

Poi ,in segheria, dà le indicazioni per il resawning (la riduzione in tavole), cercando di sfruttare al meglio il log (tronco).

Così dall’albero vengono ricavate diverse tavole.

Di queste la maggior parte vengono indirizzate all’edilizia o alle fabbriche di pasta per fare la carta.

Una piccola percentuale viene selezionata e classificata "instrument quality", cioè più o meno adatta a fare strumenti musicali.

All’interno di questa selezione le tavole rimaste (poche) vengono graduate in base alle loro caratteristiche in vari livelli, da "good "(una stella) fino a "best"(cinque stelle) e poi ancora "Master Grade", il massimo dei massimi.

Dal nostro albero così saranno state ricavate un po’ di tavole da una stella, molto meno da tre, pochissime da cinque, e se abbiamo fortuna, due o tre Mastergrade.

Se pensiamo che per ricavare la tavola Mastergrade che abbiamo appena comprato c’è voluto un terzo di albero, ci stupiamo ancora se costa così cara?

C’è da stupirci invece del fatto che, grazie alla maestria dei selezionatori che sanno come sfruttare il tronco, non ci abbiano fatto pagare mezzo albero!

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