I frets

Sono le barrette di lega di ottone (con nickel) che delimitano i tasti.

Abbiamo già detto dell’importanza del loro posizionamento, parliamo ora delle altre caratteristiche.

Anzitutto ve ne sono di più stretti e di più larghi, di più alti e di più bassi : andrebbero giudicati sentendoli sotto le dita, poiché la scelta è troppo spesso ancorata al gusto e alle convinzioni personali.

Generalmente le chitarre di tipo Fender montano tasti standard, mentre Les Paul e SG montano i jumbo, più larghi.

La sola cosa importante è che siano montati bene, e che la sommità del fret sia ben rotonda, in modo che il punto di contatto con la corda sia ridotto al minimo.

Troppe volte mi è capitato di vedere chitarre coi fret limati “piatti”, allo scopo di abbassarli.

Se volete frets più bassi, fermo restando che la cosa migliore è sostituirli con un tipo basso, limateli pure, purchè dopo facciate il “recrowning”, cioè ridiate la bombatura alla parte superiore del fret.

Non è una operazione difficile, ma ci vuole una lima speciale da liutaio,che difficilmente troverete in giro, in più costa anche 200mila lire.

Quindi è meglio che lasciate stare i frets, almeno fino a quando non avrete una attrezzatura da liutaio completa.

Sulla vostra prima chitarra sarà meglio montare i frets standard, più facili da gestire.

Il “funghetto in basso a destra rappresenta un fret visto in sezione.

Il truss rod

E’ un’asta, semplice o doppia, che si mette all’interno del manico per controbilanciare la tensione delle corde.

Per inciso, la tensione totale delle corde accordate al pitch in una chitarra va dai 40 ai 70 chili, più o meno come se appendeste la vostra ragazza al manico della chitarra !

Quindi il legno del manico, specie nei manici sottili delle elettriche, non basta a reggere il